Una ricerca sociale avverte: i giovani scommettono

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 19 Aprile 2022

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Una ricerca sociale avverte: i giovani scommettono

Secondo una ricerca sociale del Centro Studi Semi di Melo, condotta in alcuni Istituti superiori della provincia di Varese, gli adolescenti iniziano a scommettere molto presto. In particolare, è emerso che:

[…] Il 14% dei giovani degli istituti di primo grado ha già speso soldi in azzardo e il 53% del campione afferma di aver già giocato d’azzardo (27% alle medie). – fonte: Vita.it

Non solo: il 23% dei ragazzi e delle ragazze ha ammesso di avere familiari che giocano d’azzardo e, nella maggior parte dei casi, sono proprio i genitori ad avvicinare i figli alla prima “giocata”. Ciò avviene, di solito, acquistando un Gratta e Vinci. I giovanissimi hanno difficoltà a percepire il pericolo: cosa potrà mai accadere con una spesa di 2€ o 5€? Per molti di loro scommettere è un piccolo investimento, utile per gli sfizi: un nuovo smartphone, una borsa griffata, un gita fuori porta…

Peccato che, dopo il primo tentativo fallito, la voglia di riprovare torni sempre con maggiore frequenza. Così il costo lievita: l’adolescente non spenderà “solo 5€”, ma molto di più, senza consapevolezza.


Photo by Markus Winkler on Unsplash

Una ricerca sociale per capire gli adolescenti

L’indagine a cui facciamo riferimento è un progetto di ricerca conosciuto come “Progetto Selfie”. Un’iniziativa nata dalla collaborazione di due realtà da sempre vicine ai giovani (Comunità Casa del Giovane di Pavia e Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi). L’obiettivo è quello di dare voce ai ragazzi, tramite un questionario autosomministrato proposto all’interno delle scuole.

Capire il loro pensiero, analizzare i loro stili di vita, è fondamentale per individuare eventuali fattori di rischio e predisporre interventi di protezione.

L’azzardo è una dipendenza che, come abbiamo raccontato spesso su questo blog, può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dalla condizione sociale.

Come per l’alcolismo o la dipendenza da stupefacenti, cattura senza un reale motivo… e rovina la vita.
La ricerca del Centro Studi Semi di Melo, infatti, evidenzia anche che circa 7 ragazzi su 10 conoscono persone che fanno uso di sostanze e il 18% dichiara di aver provato sostanze. Tra le motivazioni più citate troviamo la necessità di tranquillizzarsi e di superare momenti difficili.

Dovremmo riflettere in modo critico sul malessere generale degli adolescenti e sul profondo senso di solitudine che li spinge a compiere gesti pericolosi: quali sono le responsabilità di noi adulti?

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