Storie(s): un libro per capire gli adolescenti
A cura di Movimento NoSlot | Del 31 Maggio 2019
TAG: Giovani Materiali
Capire gli adolescenti significa entrare nel loro mondo, con la volontà di ascoltare e parlare insieme.
L’adolescenza è il periodo dei grandi cambiamenti, degli stravolgimenti evolutivi ed emotivi.
È importante essere presenti: senza giudicare, ma con la necessaria fermezza.
Il libro “Storie(s): Dove nasce il nuovo” – ed. Erickson presenta i risultati del “Progetto Selfie”, indagine condotta in alcune scuole secondarie di 1° e 2° grado: l’obiettivo è fornire a docenti, genitori, educatori (e ragazzi stessi) spunti concreti. Esempi pratici e riflessioni che permettano di conoscere gli adolescenti di oggi per poter aiutare quelli di domani. Un’iniziativa a cura del Centro “Semi di Melo”.
Capire gli adolescenti: alcune considerazioni
Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, all’interno della Prefazione afferma che:
Capire le nuove generazioni, riconoscerne le specificità e aiutarle a trovare i giusti strumenti per tornare a essere protagoniste della propria crescita e di quella del Paese è la precondizione per qualsiasi inversione di rotta rispetto alla prospettiva del declino.
Sostiene, inoltre, che:
I dati forniti dal progetto Selfie mostrano come sia elevato il rischio degli adolescenti di perdersi in una realtà con coordinate in continuo movimento, dove mancano i punti di riferimento del passato e faticano a imporsi i nuovi. Non solo aumenta la possibilità di perdersi, ma diventa anche meno scontato che in passato trovare le formule giuste per ingaggiare i giovani, per incanalare la loro energia positiva e la loro voglia di esserci e di contare, con progetti di impegno sociale e civile.
Il quadro descrittivo è piuttosto chiaro. Dobbiamo cercare di diventarne il più possibile consapevoli, per intervenire prima che sia troppo tardi. “La gioventù è quel centro da cui nasce il nuovo” diceva il filosofo Walter Benjamin. Come non essere d’accordo?
Storie(s): contenuti del libro e finalità
I curatori di “Storie(s)” sono:
- Gerolamo Spreafico – pedagogista e formatore
- Franco Taverna – responsabile e coordinatore della “Fondazione Exodus”
- Simone Feder – coordinatore Area Giovani e Dipendenze “Casa del Giovane”
Hanno collaborato, inoltre, Riccardo Bonacina, Marcello Esposito, Anna Polgatti, Milena Santerini, il già menzionato Alessandro Rosina. La mappe concettuali sono state realizzate da Sabrina Caputo.
Il libro comprende 6 capitoli che abbracciano il mondo educativo nelle più svariate angolazioni: le relazioni familiari, il gioco, l’amicizia, le dipendenze, l’azzardo, il senso del futuro.
Alla fine di ogni capitolo è presente la mappa concettuale che aiuta a fissare i passaggi più importanti, seguita da spunti di riflessione e raccomandazioni per il lettore.
La finalità principale del volume è racchiusa in questa frase, secondo noi:
I numeri devono produrre azioni e le azioni cambiamenti.
Cosa significa? Semplice: ogni ricerca, ogni dato raccolto, è un’informazione. Ma l’informazione in sé non porta nulla se non è seguita da un’attenta analisi e dalla messa in opera di processi virtuosi di trasformazione e rinascita.
Lo scopo ultimo è riconnettere il tessuto relazionale dei contesti umani dentro ai quali si è presenti e si opera, partendo proprio da quegli strappi della trama connettiva dove più drammaticamente si evidenziano gli inizi di lacerazioni e le derive profonde. I numeri da soli non bastano.
Consigliamo la lettura e, se vorrete, inviateci una vostra recensione, oppure impressioni e suggerimenti.