Scommesse online: preoccupazioni di un familiare
A cura di Movimento NoSlot | Del 7 Febbraio 2018
TAG: Azzardo Famiglia
Le scommesse online rappresentano “il nemico” per eccellenza di tante famiglie. Oggi ci si può connettere ovunque, a qualunque ora del giorno, soprattutto dal proprio smartphone. Questo non fa altro che “offrire” opportunità al giocatore d’azzardo: solo “occasioni” per rovinarsi la vita, precisiamolo.
Non c’è più distinzione tra realtà e virtualità, si preferisce rimanere incollati allo schermo piuttosto che interagire con gli altri. Si diventa dipendenti. Sai cosa significa?
Quando una persona è dipendente da qualcosa pensa, cerca e parla solo di quello, nella sua testa non c’è spazio per altro perché non riesce a farne a meno. [fonte]
Si può dipendere da tante cose: persone, abitudini, sostanze. E anche dal gioco d’azzardo.
Scommesse online e dipendenza
Quando scommettere online diviene l’unico mezzo per sentirsi vivi e importanti, quando si pensa che solo giocare d’azzardo porterà una vita bella e ricca di soddisfazioni, quando ci si rifugia in questa “attività” come se non esistesse altro… beh, il rischio di ammalarsi è dietro l’angolo. Non smetteremo mai di ripeterlo: il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) è una malattia e, come tale, va curata.
Una dipendenza del genere, infatti, oltre a colpire il giocatore o giocatrice, porta sofferenze indescrivibili anche ai familiari, che si ritrovano in un vortice da cui è difficile uscire: la sensazione che ne deriva è un mix di impotenza, rabbia, frustrazione e paura. Per il presente e, specialmente, per il futuro.
Scommettere online è semplice, come bere un bicchiere d’acqua. Puoi passeggiare, lavorare, cenare con gli amici e dare l’impressione di essere presente, mentre la testa è altrove, immersa nell’adrenalina generata dal rischio, dall’attesa, dal tablet e dallo smartphone sempre lì, a portata di mano.
Email di un familiare: “Perché proprio a noi?”
“Perché proprio a noi?”: inizia così la mail di una delle tante persone che ci scrivono per sfogarsi e chiedere aiuto. Condividiamo qui alcune parole di un familiare preoccupato e stanco:
Abbiamo scoperto qualche anno fa, ormai, che mamma perdeva buona parte della sua giornata con le scommesse online. Aveva frequentato un corso per imparare l’uso del pc e pensavamo fosse stata una buona idea… peccato che abbia presto scoperto il gioco… e via una scommessa dopo l’altra. Ha iniziato anche a comprare Gratta e Vinci. Ha speso tutti i suoi risparmi. Abbiamo faticato per convincerla a farsi aiutare. Lei non vedeva più nulla oltre lo schermo. Non le interessavano nemmeno i nipoti. “Non ho tempo”, rispondeva. Certo, la sua principale occupazione era scommettere! La nostra famiglia, prima allegra e compagnona, si è trasformata: non era più possibile trasmettere gioia, né invitare amici a cena. Era finita l’aria di festa. C’era sempre tensione, le bollette non si sapeva più come pagarle. Nessuno ha mai capito il nostro dramma, ma tutti ci hanno giudicati. Hanno pensato che eravamo cambiati, che eravamo diventati asociali. Invece abbiamo solo cercato di restare uniti e trovare una soluzione, con dignità. L’unica domanda martellante era: “Perché questa disgrazia è capitata proprio a noi?”. Ho l’ansia tutti i giorni e dormo poco. Però chiedere aiuto ci è servito per ricominciare a sperare.
Questa famiglia sta cercando di ritrovare un po’ di sollievo, passo dopo passo.
Se hai bisogno di aiuto (o conosci qualcuno che vorresti aiutare), contattaci.