Saper ascoltare (davvero) chi chiede aiuto
A cura di Movimento NoSlot | Del 5 Maggio 2018
TAG: Azzardo CdG
Saper ascoltare è un’arte che richiede impegno e, soprattutto, molta pazienza. Abbiamo spiegato varie volte che il primo passo per risolvere un problema è avere il coraggio di chiedere aiuto.
A chi rivolgersi, però, quando si è (o ci si sente) soli? Giudicati o abbandonati proprio dalle persone che dovrebbero esserci amiche? A questo servono il progetto Prevenzione NoSlot della Comunità Casa del Giovane di Pavia e i vari Punti Ascolto NoSlot, spazi attivi su tutto il territorio (da nord a sud).
Realtà da contattare con fiducia, per ottenere risposte ai propri dubbi e supporto psicologico mirato.
Photo by Frank Septillion on Unsplash
Saper ascoltare chi ha bisogno di una speranza
Esistono tanti tipi di buone cause che è importante sostenere. In alcuni casi si chiede aiuto per offrire cibo e coperte, in altri medicine essenziali per la sopravvivenza, oppure kit scolastici per l’istruzione di bambini in aree disagiate. Sono richieste concrete a cui tutti sentiamo di dover contribuire.
Noi di Prevenzione NoSlot chiediamo spesso di donare una speranza, affinché i nostri operatori abbiano la possibilità di continuare il loro prezioso lavoro di ascolto. Anche questa è una richiesta concreta, perché si tratta di un’attività che non può essere improvvisata.
Non passa giorno, infatti, in cui non arrivi una mail o un messaggio da parte di giocatori compulsivi e familiari disperati, in cerca di parole di conforto, di ragioni per vivere. Sì, proprio così.
Il gioco d’azzardo porta via ogni prospettiva sul futuro: ricordiamo che si tratta di una malattia e chi ne è colpito smette di ragionare, perde il senso della misura. Chi azzarda rovina la sua esistenza senza rendersene conto: non dà più valore al denaro, al tempo, ai tanti obiettivi della sua giornata.
L’unico scopo per cui un giocatore patologico si alza al mattino è vincere al Lotto, alla slot machine, o acquistare il Gratta e Vinci milionario. Persino i figli passano in secondo piano e iniziano a soffrire per questo. Minimizzare è un errore enorme: chi lavora all’interno di un centro ascolto ha il dovere di donare nuove speranze a chi pensa di non averne più, perché a nessuno importa del suo dramma.
Il grande ruolo di chi ascolta
Saper ascoltare davvero significa creare un legame di fiducia con chi si trova in stato di bisogno.
Significa riuscire a trasmettere positività in un clima di grande dolore, scegliere le parole giuste per dipingere un nuovo scenario. Non basta stare dietro a una scrivania o rispondere al telefono con un “Salve, come possiamo aiutarti?”. Chi ascolta ha un ruolo fondamentale e ne deve essere consapevole.
È un po’ ciò che accade in quei negozietti carini, in cui scegli di entrare perché i titolari sono simpatici. Magari accanto c’è una boutique più ampia e fornita, ma non trovi lo stesso calore umano.
Ecco, uno specialista dell’ascolto deve offrire proprio questo: la capacità di trovare la giusta sintonia con il suo interlocutore, per sgretolare il muro della diffidenza e indicare la strada da percorrere insieme, fianco a fianco. Chi ascolta davvero trasmette interesse, dimostra che non si trova lì giusto per svolgere il proprio lavoro, ma perché ha a cuore la vita e il futuro delle persone con cui sta parlando.
Noi di Prevenzione NoSlot – e in tutta la Comunità Casa del Giovane di Pavia – lavoriamo così.
⇒ Se hai bisogno di noi, scrivici una mail o chiama in sede. Ti saremo vicini, con discrezione e sensibilità.