Il ruolo dell’operatore di comunità
A cura di Movimento NoSlot | Del 27 Aprile 2019
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L’operatore di comunità è un professionista che opera all’interno di strutture d’accoglienza. Si occupa della cura e del recupero di giovani e adulti in situazioni di disagio. La sua funzione è quella di aiutare, quindi, la persona a iniziare un percorso di ricostruzione, riconoscendone il valore.
È importante che l’educatore nella realtà comunitaria viva la relazione d’aiuto con intenzionalità educativa, rinunciando in primo luogo ad interpretare le situazioni in modo acritico e attraverso schemi mentali precostituiti, dettati da ovvietà o da improvvisazione.
Quando il problema del soggetto da seguire riguarda l’azzardo o una dipendenza da abuso di sostanze, è frequente il pregiudizio. Essenziale, quindi, cercare di mantenere un atteggiamento accogliente, in cui ogni forma di giudizio sia assente.
L’educatore è una persona che ha conquistato una sufficiente maturità umana, affettiva e spirituale. Il suo intervento con i giovani accolti dovrà fondarsi sul concetto che educare significa: promuovere e far maturare il ragazzo che merita di essere considerato soggetto dell’educazione e non oggetto.
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Operatore di comunità: un supporto per crescere
L’operatore di comunità è una figura di riferimento preziosa, soprattutto per gli adolescenti. Tantissimi giovani in crisi chiedono di essere ascoltati e l’operatore ha proprio il compito di parlare con loro, non solo per cogliere gli aspetti negativi su cui intervenire, ma anche per cogliere le potenzialità di ciascuno.
Ciò perché il percorso comunitario ha come obiettivo aiutare il giovane a crescere, ad allontanarsi da comportamenti devianti. Riscoprire la fiducia in se stesso è la chiave per ricreare nella sua vita rapporti significativi e costruttivi.
Il punto di arrivo di ogni cammino educativo è la libertà. La situazione ottimale per giungere a tale meta è quella di un intervento che lasci alla persona la sua responsabilità, educandola a valorizzare la propria libertà. (Don Enzo Boschetti)
Tutte le citazioni dell’articolo sono tratte dal libro “Finisci solo per ricominciare”, di S. Feder e A. Notti – Edizioni OCD