Probabilità di vincita: gli inganni dell’azzardo
A cura di Movimento NoSlot | Del 26 Febbraio 2018
TAG: Azzardo
Oggi parliamo di un argomento chiave per chi azzarda: le probabilità di vincita. Sai che è obbligatorio indicare in modo chiaro e visibile sul biglietto la percentuale di probabilità di vincita per ogni giocata? Solo se lo spazio disponibile non fosse sufficiente, il concessionario potrebbe limitarsi a indicare un sito web per la verifica. Peccato che, quest’ultima scelta, sia ormai la regola. L’inganno è dietro l’angolo.
Per approfondire, ti invitiamo a leggere il libro “No Slot – L’azzardo non è un gioco” di Simone Feder e Anna Polgatti. Troverai utili indicazioni a pag. 60, con alcuni dati di riferimento. Qui un esempio:
Un Gratta e Vinci è lungo 15 centimetri: se ne mettiamo sei milioni uno accanto all’altro, otteniamo una fila lunga 900 chilometri. La distanza che separa Milano da Monopoli in Puglia. Un fila in cui c’è solo un biglietto vincente.
Ti rendi conto?! Se ci pensi bene, ci sono molti paradossi.
Esistono anche premi da 1 euro, mentre il tagliando ha un costo di 2 euro. Si cerca di attirare l’attenzione con piccole cifre, secondo loro “sostenibili”, per consentire a tutti l’acquisto. Sono proprio questi biglietti, però, a creare quel meccanismo di scommessa, quel pensiero innocuo secondo cui “dai, provo di nuovo, tanto costa 2 euro”. Si inizia così. Poi ci si ritrova a voler spendere sempre di più.
Foto di Krissia Cruz su Unsplash
Probabilità di vincita e sogni di vita
Con l’azzardo perdi i soldi, ma anche i sogni: l’abbiamo scritto in un vecchio post del blog. Ne siamo convinti. I giovani perdono il loro futuro, gli adulti il proprio presente. Tra l’altro, troviamo meschina l’idea di associare le probabilità di vincita a cose concrete e importanti come una casa!
“Tutti i giorni puoi vincere una casa” è l’invito più subdolo che si possa fare. Con i problemi che già gravano sulla società di oggi, scherzare sui bisogni della povera gente, sul diritto abitativo, associare la fortuna al sogno di una vita… è una scelta impossibile da giustificare.
Il giocatore d’azzardo patologico è una persona molto sensibile, nella maggior parte dei casi. Una persona che ha (oppure ha avuto) dei problemi da cui non è riuscito a uscire: problemi che pensa di risolvere con l’azzardo, proprio perché i gestori presentano questi giochi come la soluzione definitiva a tutto. Promettere una casa crea aspettative immense in chi ne è privo! Parliamo di gente disperata, che non ha più nulla da perdere e insegue il biglietto vincente con la speranza che il futuro cambi radicalmente. Si inizia a fantasticare e ci si convince che quel giorno magico arriverà e nessuno potrà mettersi in mezzo. Ecco perché tante famiglie si spezzano… al confine tra realtà e immaginazione.