Pandemia e azzardo: cosa è cambiato?
A cura di Movimento NoSlot | Del 27 Novembre 2020
TAG: Azzardo Famiglia
Molti si chiedono se il binomio “pandemia e azzardo” abbia diminuito il numero delle scommesse. In un certo senso sì, se tenessimo in considerazione solo le limitazioni negli spostamenti. Tuttavia, nonostante sia stato più difficile acquistare Gratta e Vinci o rimanere incollati alle slot machine nei punti vendita fisici, sono rimaste ben attive le scommesse online.
In Italia, le versioni online di poker, carte, bingo e giochi da casinò sono aumentate di popolarità in modo significativo durante il lockdown. […] Un’indagine condotta dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa ha riportato che tra i profili virtuali aperti negli ultimi mesi, l’11% è stato aperto da giocatori che non avevano mai giocato online.
Ciò significa che una delle conseguenze che mette in collegamento pandemia e azzardo è la crisi generata dall’improvvisa mancanza di lavoro che ha costretto molte persone a rimanere in casa con grave preoccupazione. Un senso di incertezza e impotenza già caratteristico dei giocatori d’azzardo compulsivi, accentuato dai nuovi problemi causati dal Coronavirus.
Photo by Glen Carrie on Unsplash
Pandemia e azzardo: vecchie e nuove difficoltà
Possiamo confermare la continua richiesta d’aiuto da parte di singoli familiari, vittime indirette dell’azzardo. Mogli, soprattutto, ma anche mariti e figli. Un nuovo tipo di disperazione ha turbato gli equilibri già precari, creando ulteriori vuoti da colmare. È proprio questo lo scenario che il gioco d’azzardo predilige: situazioni fragili, sofferenze emotive, realtà economiche disastrose. Il disagio sociale, aggravato dall’incertezza per il futuro e dalla paura per il proprio stato di salute, spinge a cercare soluzioni facili, a portata di mano.
Come abbiamo spesso evidenziato su questo blog, ogni forma di dipendenza nasce sempre da una condizione scomoda, di cui a volte si ha piena consapevolezza o che, in altri casi, si preferisce non vedere. Ecco perché molte email che riceviamo iniziano con “mio marito pensa di giocare per hobby” oppure “mia moglie non si rende più conto di ciò che fa”. Lo smartphone permette di rimanere online tutto il giorno, tutti i giorni. Ciò ha reso liberi giocatori e giocatrici di scommettere in qualsiasi momento, anche senza muoversi da casa.
Per molte famiglie è stato uno shock il non poter uscire, soprattutto se legato alla perdita del posto di lavoro e delle entrate essenziali. Bisogna riflettere e trovare il modo di contenere la deriva verso il gioco d’azzardo come accomodamento. Non lo è, non lo sarà mai!
È solo un ulteriore passo verso la rovina!
Come operatori continueremo a fare il possibile per aiutare le famiglie che hanno bisogno, ma ci auguriamo che le istituzioni tengano conto di questa verità: le perdite economiche non possono, non devono, essere colmate dalla speranza di vincere la Lotteria! Non è il momento di abbassare la guardia.