Maledetti pensieri! Inferno slot

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 12 Agosto 2016

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Marco questa mattina non voleva entrare in banca con la moglie Maria… Anche oggi il disagio non è andato in ferie. Anzi, come molte volte, scuote il quieto vivere come per ricordare di stare sempre in allerta. Li ho conosciuti venerdì scorso inviati dal figlio disperato che si era reso conto che nel papà qualcosa non andava bene. Papà era cambiato, quel papà da sempre suo ideale e modello, punto fermo della vita, non era più l’esempio di chiarezza e serenità che era sempre stato.

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Photo by Jay Wennington on Unsplash


Un disagio che cresce giorno dopo giorno

Durante l’incontro Marco mi ha raccontato di essere un giocatore di slot e che purtroppo non riusciva a smettere. La moglie sottolineava che suo marito negli ultimi due anni è diverso, fatica a dormire e spesso prende la bicicletta ed esce di casa a sua insaputa, cosa che non aveva mai fatto prima. Mi ha confidato di essere stata contattata giorni fa da alcune persone sconosciute che le chiedevano dei soldi, soldi derivati da prestiti che suo marito aveva contratto con loro per giocare.

Marco era provato, non si riconosceva più e ammetteva di far fatica ad andare avanti, si sentiva un uomo finito ma era disposto a farsi aiutare anche e soprattutto per il bene di suo figlio.

Oggi però Marco non vuole entrare in banca, non vuole affrontare la realtà che solo lui conosce e solo lui vorrebbe non fosse tale! Solo lui sa che davanti a quello sportello, a quell’operatore, sua moglie si sarebbe scontrata con una realtà terribile e devastante: sul loro conto cointestato, non vi è più nessun euro… [CONTINUA] >>> Leggi tutta la storia su blog.vita.it/noslot – il blog di Simone Feder.

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