Ludopatia in famiglia: cosa fare?
A cura di Movimento NoSlot | Del 16 Maggio 2022
TAG: Azzardo Consigli Famiglia

Quando ci si ritrova con una situazione di ludopatia in famiglia, affrontare la quotidianità diventa ogni giorno più difficile. La dipendenza da GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) non si sviluppa certamente dalla sera alla mattina, ma si diventa consapevoli del problema sempre troppo tardi, all’improvviso.
Abbiamo usato il termine “GAP” perché è quello più corretto, preciso, nonostante si parli comunemente di “ludopatia”. Intesa come sinonimo, in realtà, come specificato anche dall’Accademia della Crusca:
[…] con ludopatia non si designa solo la dipendenza dal gioco d’azzardo, così come presentata nelle descrizioni cliniche, ma più generalmente tutte le forme in cui la tendenza al gioco, anche giochi che non prevedono scommesse o esborso di soldi, degenera in comportamento patologico, compulsivo, reiterato ossessivamente.
La presenza di somme di denaro, quindi, è ciò che caratterizza davvero la parola “azzardo”.
Detto ciò, analizziamo brevemente le possibili soluzioni che la famiglia può considerare per tutelarsi.

Ludopatia in famiglia: alcuni consigli
Un giocatore d’azzardo patologico (o una giocatrice) maschera bene i suoi comportamenti disfunzionali: ecco perché è molto importante imparare a riconoscere i principali campanelli d’allarme per intervenire tempestivamente, prima che la dipendenza si aggravi.
Chi azzarda è irritabile, mostra segni di irrequietezza; dopo aver perso una scommessa, ripete nel tentativo di rifarsi e recuperare (l’impulsività è un tratto distintivo); ha bisogno di puntare quantità di denaro sempre crescenti; è assorbito totalmente da queste attività, al punto da trascurare gli affetti e il lavoro; mente in modo continuativo, anche a se stesso/a per minimizzare il suo coinvolgimento.
Sappiamo che gestire casi di ludopatia in famiglia è pesante, non soltanto da un punto di vista pratico, ma anche emotivo: non si riconosce più la persona, che adotta comportamenti nuovi e incomprensibili, ha reazioni esagerate quando si tenta di dialogare sull’argomento e, addirittura, manipola con atteggiamenti vittimistici tipo “giuro che questa è l’ultima volta, ma ti prego dammi 100 euro!”.
Bene: è imperativo dimostrarsi fermi alla supplica di denaro per scommettere. Assecondare la richiesta di un prestito non servirà a interrompere la dipendenza, anzi creerà un circolo vizioso lesivo, per chi azzarda e per tutta la famiglia.
Tutelarsi a livello economico e psicologico
Nei casi più gravi, in cui la lucidità della persona ammalata d’azzardo è già compromessa e, soprattutto, quando i debiti sono diventati eccessivi, può essere utile beneficiare dell’amministratore di sostegno. Si tratta di una figura nominata per assistere chi è affetto da patologie gravi e invalidanti, dipendenze comprese (azzardo, droga, alcol). Chi, cioè, non è in grado di provvedere ai propri interessi (anche in forma parziale o temporanea).
Prima di arrivare a questo, però, la famiglia può chiedere aiuto presso i centri d’ascolto presenti sul territorio. Alcuni esempi: le comunità di accoglienza (come la nostra Casa del Giovane) o i SerD (Servizi per le Dipendenze patologiche) attivati dalle ASL.
Perché è fondamentale? Innanzitutto, una famiglia colpita da azzardo perde ogni sicurezza economica: il giocatore o la giocatrice, infatti, lascia spesso l’intero nucleo con il conto in rosso. Se le entrate non ci sono o si rivelano insufficienti, tornare ad avere una base di risparmio dignitosa è quasi impossibile. Abbiamo visto tantissime famiglie perdere i risparmi di un’intera vita.
Infine, è essenziale prendersi cura di sé, perché l’azzardo porta via dignità, serenità, autostima.
Per supportare chi ha il problema, tutta la famiglia deve sacrificare qualcosa, in termini di tempo, spazi decisionali, carriere e, nei casi più gravi, libertà di base come acquistare un paio di scarpe o mangiare una pizza. Si rischia di impazzire.
Consigliamo di frequentare gruppi di aiuto, così da condividere esperienze, guidati da professionisti, e sentirsi meno soli. Il nostro blog raccoglie molte storie e testimonianze di rinascita da cui prendere spunto. La ludopatia in famiglia si può sconfiggere, coraggio!