Le nuove dipendenze giovanili

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 3 Luglio 2020

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Tra le nuove dipendenze giovanili possiamo menzionare, senza dubbio, il gioco d’azzardo e l’uso continuo dello smartphone. Sembra emergere, inoltre, un’ossessiva cura per l’aspetto fisico, che si traduce in diete drastiche, allenamenti pesanti in palestra e trattamenti estetici non necessari.

Una costante, invece, rimangono le dipendenze da alcolici e droghe.

Gli adolescenti formano la propria personalità sperimentando. Cercano sensazioni positive per allontanare quelle negative: una gratificazione immediata, senza attese (per loro) inutili, attira come una calamita. Il problema è che il passaggio all’età adulta è un fragile ponte, che ha bisogno di manutenzione continua. Lasciare che i ragazzi affrontino tutto da soli è un grave errore.

I giovani inseguono il brivido, il rischio, la trasgressione, per mettere alla prova se stessi: per capire quanto sono bravi, coraggiosi, “potenti”. Misurano troppo spesso il loro valore con l’ammirazione altrui. La società in cui viviamo non aiuta, perché offre modelli sbagliati. Quando parliamo con gli studenti, ci rendiamo conto che, ormai, alla domanda “cosa è più importante per te?”, le risposte più frequenti sono: “essere belli”, “essere ricchi”, “essere ammirati”. Le nuove dipendenze giovanili partono da qui.


Photo by Markus Spiske on Unsplash


Nuove dipendenze giovanili: alla ricerca del proprio successo

Diventare un uomo o una donna di successo: ecco il nuovo imperativo di molti giovani. Influenzati dalle mode, dagli amici, dai social network e, spesso, anche dalle ambizioni familiari, tanti ragazzi iniziano a scommettere (slot machine, Gratta e Vinci, poker online ecc.) o utilizzare sostanze stupefacenti per “sentirsi qualcuno”. Purtroppo, però, l’azzardo non è un gioco e la droga è un pericolo molto serio.

A volte, poi, il problema non è relativo a un’insoddisfazione di tipo materiale, ma legata piuttosto a un disagio sociale. Il successo per molti giovani è rappresentato dagli abiti firmati, dalla macchina sportiva, dal lavoro prestigioso. Per altri è dato semplicemente dall’affermazione pubblica: tanti “like” su Facebook o Instagram, per esempio, l’invito a feste esclusive, la considerazione degli altri (“quanto ti invidio!”). Alla fine, ciò che tanti giovani cercano è soprattutto la visibilità.

La certezza di esistere, di essere notati.

Tante ragazzine smettono di mangiare perché convinte di essere sovrappeso, brutte, e per questo motivo “scartate”. È necessario portare avanti dei percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, che aiutino i nostri adolescenti a ridimensionare la “lente dei difetti” e fare spazio alla “lente dei pregi”, per valutare ciò che di bello e buono ciascuno di loro possiede e ciò che di bello e buono è possibile costruire: in autonomia e insieme ai propri amici, in un clima di sincero rispetto reciproco.


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