Gratta & Vinci: perché è difficile resistere?
A cura di Movimento NoSlot | Del 6 Marzo 2017
TAG: Azzardo Società
Ormai lo sapete, anche i Gratta & Vinci sono pericolosi e “possono creare dipendenza”. Non lo diciamo noi, lo ricordano sempre gli spot pubblicitari che… ne promuovono l’acquisto! Paradossale, vero?!?! Eppure, nel nostro Paese, funziona tutto così. Si dice che un’azione è sbagliata, ma poi non si fa nulla per evitarla. “Mettere le mani avanti” è quasi diventato uno stile di vita, per accantonare i problemi, per lasciare da sole le persone che hanno bisogno di aiuto. La nostra società non ha più punti di riferimento.
La gente preferisce giudicare…
Durante la trasmissione “Mi manda Raitre”, in onda giovedì scorso, i telespettatori hanno interagito tramite i principali social network, scrivendo le proprie opinioni sull’argomento “azzardo”. È stato avvilente constatare, leggendo, che in tanti abbiano ancora la convinzione che il giocatore patologico non sia una persona da curare e sostenere, ma solo una persona folle e irresponsabile!
Nonostante se ne parli di più, nonostante negli ultimi anni il gioco d’azzardo sia diventato un “fenomeno sociale da studiare”, in pochi ancora si rendono conto della gravità del problema.
Non dobbiamo occuparci di GAP perché “è di moda”, perché “basta che se ne parli”. Dobbiamo essere in grado di andare alla radice del problema, capire da dove nasce il disagio e cercare di arginarlo prima che i danni si moltiplichino (e, in un certo senso, è già troppo tardi).
Innanzitutto, si dovrebbe smettere di puntare il dito. Un padre o una madre di famiglia che butta via i risparmi di una vita in una sala Bingo, un giovane che invece di studiare, viaggiare e progettare il proprio futuro, compra Gratta & Vinci in continuazione, secondo voi… ha una vita felice? Evidentemente no.
I Gratta & Vinci e l’illusione di realizzare un sogno
Pensiero comune è che tanti, oggi, vivono in difficoltà e, non per questo, si rifugiano nel gioco d’azzardo. Il punto, però, è proprio questo. Chiudere il mondo fuori, incollare lo sguardo su un biglietto o su una slot, evidenzia una difficoltà grande nel superare i problemi. Nella maggior parte dei casi, si tratta di persone che hanno un sogno e non hanno strumenti per realizzarlo. Non solo materiali, ma anche psicologici. Non hanno abbastanza autostima, forza, autocontrollo.
Sono d’azzardo tutti quei giochi in cui il giocatore sente il piacere del rischio, quel brivido sottile che trascina l’individuo in un tunnel a spirale, che provoca l’illusione a realizzare sogni con una vincita che possa compensare le perdite ma, soprattutto, possa portare a vincere e ancora vincere.
I Gratta & Vinci si trovano ovunque: in edicola, al supermercato, alla stazione, all’ufficio postale, al bar, nei negozi di souvenir e in chissà quanti altri luoghi insospettabili. Chi non ha un lavoro, deve gestire un grave problema familiare, una malattia… pensa che scommettere sia l’unica soluzione per guadagnare qualcosa e gestire la sua quotidianità… e vede l’azzardo nello stesso modo in cui una persona dipendente dall’alcol guarda una bottiglia. Ecco perché è difficile resistere. Ecco perché non è giusto accusare, ma sarebbe più utile cercare di capire!
Chi ho davanti a me manifesta preoccupanti campanelli di allarme? La sua situazione potrebbe degenerare? Come posso offrire sostegno? Queste dovrebbero essere le domande da porsi se un amico o un familiare dovesse trovarsi improvvisamente in questo tunnel. Lasciamo le critiche sterili a chi non ha argomenti, a chi non ha sensibilità, a chi stra-parla senza un’adeguata conoscenza dei fatti.