Giochi di una volta: ruba bandiera

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 3 Gennaio 2019

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La campagna #NoSlotChristmas – Alla riscoperta dei giochi di una volta ci ha permesso di ricordare alcuni giochi che hanno caratterizzato la nostra infanzia:

“Ruba bandiera” è il gioco di cui ci occuperemo questa settimana. Fa parte delle più belle attività all’aria aperta, per esempio: moscacieca, nascondino, staffetta, corsa con le uova. Un modo per divertirsi e stare insieme senza bisogno di strumenti particolari, denaro o dispositivi tecnologici.

D’altronde, l’obiettivo della campagna di quest’anno è stato quello di dimostrare quanto sia semplice trascorrere del tempo in allegria lontano dalle slot machine e da altri giochi d’azzardo.


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Ruba bandiera: le regole

Questo gioco prevede la partecipazione di almeno una decina di persone. Serve un po’ di spazio, sufficiente a creare 2 aree distinte, ben separate da una linea di demarcazione (da creare con un gessetto o del nastro adesivo).

All’estremità della linea si posizionerà il capogioco. Ai lati, invece, si sistemeranno i componenti delle 2 squadre (i “bianchi” e i “rossi”, supponiamo). Ciascuno avrà di fronte il proprio avversario e formerà così una coppia. Ogni coppia avrà un numero. La prima il n.1, la seconda il n.2, la terza il n.3 ecc.

Il capogioco terrà in mano un fazzoletto, la cosiddetta “bandiera”, e tenderà il braccio per permettere ai giocatori di afferrarlo velocemente. Il gioco ha inizio quando il capogioco grida un numero, per es. “2!”.

La coppia n. 2 inizierà a correre verso la bandiera: l’obiettivo è che X prenda la bandiera e torni di corsa al proprio posto, senza che Y riesca a raggiungerlo. In questo caso, la squadra di X guadagnerebbe 1 punto. Altrimenti, lo stesso punto sarebbe affidato all’altra squadra.

Si continua così e vince chi accumula più punti.

Ruba bandiera è un gioco molto carino: è necessario avere ottimi riflessi e anche un pizzico di astuzia, per approfittare (si fa per dire!) di un momento di distrazione dell’avversario. Tra l’altro, ogni squadra farà il tifo per i rispettivi compagni e ciò renderà la partita più divertente.

Tornare un po’ bambini

Si può giocare anche in spiaggia e non ci sono limiti d’età, per cui anche gli adulti possono improvvisare un torneo e riscoprire il piacere della spensieratezza. Sia con il proprio gruppo di amici o colleghi, sia con i propri figli. Tornare un po’ bambini aiuta a ristabilire le priorità.

Cosa ci fa sentire davvero bene? Quali sono i momenti della nostra vita che vogliamo ricordare?
Di sicuro, restare chiusi in casa con gli occhi sullo smartphone non sarà la prima risposta.
Né trascorrere il pomeriggio in una sala slot.

Pensiamo, invece, che gli attimi più belli siano quelli trascorsi semplicemente, in compagnia delle persone più care. Concordi?


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