Fare rete e promuovere buone pratiche
A cura di Movimento NoSlot | Del 7 Luglio 2018
TAG: Consigli Giovani Società
Anche i bambini hanno bisogno di fare rete tra loro. E se ciò accade, i risultati sono sorprendenti.
Il contributo che possiamo dare noi adulti? Praticare, per primi, comportamenti virtuosi (perché solo con il buon esempio possiamo guidare le azioni dei nostri ragazzi) ed essere sempre disponibili all’ascolto. Gli insegnanti, in tal senso, hanno un ruolo rilevante.
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Fare rete a scuola (contro l’azzardo)
[…] Un pomeriggio, in classe, abbiamo parlato ancora di tutto il male che queste macchinette fanno, un po’ come degli stregoni che fanno incantesimi e imprigionano i grandi con le loro luci e i loro suoni. Mentre parlavamo, Paolo ha alzato la mano e ci ha detto che suo zio aveva deciso di togliere le macchinette dal suo bar, perché si era reso conto che facevano male alle persone e che c’erano tanti altri modi di divertirsi. Adesso nel suo bar ci sono due biliardini, uno scaffale con dei libri, dei giochi in scatola… “Paolo, tuo zio è un grande!” gli ho detto. E mi sono sentito subito meno solo. La maestra ci ha detto quanto sia importante che ognuno di noi faccia del suo meglio per cambiare le cose. Abbiamo deciso di andare tutti a fare merenda dopo la scuola nel bar dello zio di Paolo, per ringraziarlo della sua decisione.
Fonte: “Tutta la classe contro i non giochi”
cap. 8 del libro “No Slot – L’azzardo non è un gioco”, pag. 78
La testimonianza di Adriano, il piccolo protagonista del volume scritto da Simone Feder e Anna Polgatti, dimostra due cose: quanto i bambini siano sensibili ai problemi degli adulti e quanto l’ascolto reciproco sia fondamentale per donare forza e speranza a chi si trova in una situazione di difficoltà.
Non solo: sensibilizzare e fare rete rappresenta il primo passo per la diffusione di buone pratiche (come i bar no slot). L’Associazione Movimento No Slot ha già raggiunto ottimi risultati in termini di informazione e partecipazione attiva. Oggi l’attenzione è concentrata sull’art.8 del Decreto Dignità, contro la pubblicità del gioco d’azzardo. L’obiettivo è far capire quanto possa essere pericoloso uno spot trasmesso a ogni ora del giorno in TV, per non parlare delle campagne stampa e dei manifesti presenti in molti negozi, anche vicino a prodotti per l’infanzia (giocattoli, merendine, libri da colorare ecc.). Il chiaro intento di certe strategie di marketing è quello di incitare grandi e piccoli a sfidare la sorte, con messaggi illusori che richiamano la realizzazione dei propri sogni (avere una casa, una macchina, partire per un vacanza) o il miraggio di un futuro migliore.
In questo modo, però, si prende solo in giro la gente, si sfruttano i punti deboli per fare cassa.
Per questi motivi è molto importante rimanere uniti e dare voce a chi non può difendersi.
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