Conseguenze dell’azzardo nel corso del tempo

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 4 Ottobre 2019

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Le conseguenze dell’azzardo sono varie e, in molti casi, possono essere devastanti. All’interno della sezione “Domande e Risposte” spieghiamo, infatti, che i giocatori compulsivi non danneggiano solo se stessi, ma anche l’intera famiglia. Ciò avviene non soltanto perché si perde denaro, ma soprattutto perché tale perdita crea una frattura dei ritmi quotidiani, un vero black-out pratico e psicologico.

Si crea una “dipendenza senza sostanza” che porta ad una grande emergenza sociale, con pesante ricaduta economica (debiti, prestiti, usura), devastanti effetti nelle relazioni personali e famigliari (assenze dal lavoro, licenziamento, separazione, divorzio etc.), attività illegali (furto, frode, frode fiscale). [fonte: www.prevenzionenoslot.org]

Ciò su cui vogliamo riflettere oggi, brevemente, riguarda le ripercussioni che l’azzardo porta con sé, all’interno delle dinamiche familiari, nel lungo periodo. Di solito si concentra l’attenzione sul presente, sul problema contingente, ma ci si dovrebbe preoccupare anche del futuro.



Conseguenze dell’azzardo: storia di una figlia

Per capire meglio di cosa parliamo, vi racconteremo la storia di una ragazza che abbiamo ascoltato. La chiameremo Sabrina. Attraverso le sue parole, cercheremo di trasmettere la sofferenza provata dai familiari, anche quando il problema azzardo sembra essere superato.

L’obiettivo non è certamente quello di avvilire, anzi. Il nostro è un invito a riflettere bene, a svegliarsi prima di rovinare la propria vita e quella delle persone care.

Mi chiamo Sabrina, ho 34 anni. Mia madre ha iniziato a giocare d’azzardo 6 anni fa. Abbiamo passato 2 anni terribili. Qualunque momento era buono per scommettere: quando usciva dall’ufficio, quando usciva con le amiche, quando andava al cinema o a fare la spesa. A volte comprava dei Gratta e Vinci che trovavamo in macchina o dentro alcuni cassetti di casa. In poco tempo ha speso tutto. Tutto. Il nostro conto è stato in rosso per molto tempo. Ho chiesto aiuto a una zia, che mi ha accompagnata in un centro ascolto della nostra zona. Ho provato sconforto, vergogna, panico.

Mia madre, ovviamente, non voleva saperne di frequentare il centro. Abbiamo dovuto convincerla con lunghi discorsi (e anche con le mie lacrime).

Dopo 4 anni di terapia posso dire che mia madre è guarita. Non è più entrata in un centro scommesse e non ha più acquistato Gratta e Vinci. In teoria, quindi, sembrerebbe tutto ok. In realtà, però, i problemi per me non sono mai finiti. Ho rinunciato a frequentare un Master, che mi avrebbe permesso di perfezionare i miei studi artistici, perché costava troppo. Ho iniziato a lavorare come commessa per riuscire ad arrivare alla fine del mese e ripagare, piano piano, un piccolo prestito di mia zia. Ho smesso di uscire con gli amici come facevo prima, perché non potevo più permettermi cinema e pizzeria ogni settimana. Idem per i viaggi.

La mia vita ha subito un arresto, nel pieno della mia giovinezza. Queste sono conseguenze dell’azzardo che non vengono contemplate. Si pensa al danno economico, ma nessuno si preoccupa di come i familiari possano sopportarlo senza aiuti esterni. Ci sono le bollette, i farmaci, l’affitto. Come si può andare avanti senza un fondo cassa?

Amarezza, frustrazione, ansia per il domani, sono conseguenze dell’azzardo invisibili agli occhi esterni, ma che pesano su chi vive il problema indirettamente e non può sfogarsi con nessuno. È bello che esistano realtà come Casa del Giovane, pronte ad accogliere e ascoltare. Condividere la propria esperienza con chi ti capisce è importante.


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