Caratteristiche del gioco: una classificazione
A cura di Movimento NoSlot | Del 14 Marzo 2018
TAG: Azzardo Materiali
Definire le caratteristiche del gioco è quasi impossibile, perché esistono davvero tanti giochi al mondo. Per tentare di catalogarli si potrebbe considerare una classificazione in base al materiale usato (carte, dadi, palla…) o al numero di partecipanti (solitario o gioco a squadre).
Simone Feder e Anna Polgatti affrontano questo argomento nel libro “No Slot – L’azzardo non è un gioco”, a pagina 25. Nessuna categoria può offrire una panoramica completa ed efficace. Per cui, giusto per avere un’idea, si rimanda alla classificazione di Roger Caillois, nel volume “I giochi e gli uomini”.
Caratteristiche del gioco: competizione, fortuna, finzione, vertigine
Caillois (scrittore, sociologo e antropologo francese) ha ordinato tutti i tipi di giochi in 4 categorie.
- Competizione (Agon): comprende i giochi in cui è necessario avere un’abilità individuale (fisica o mentale), capace di superare gli avversari per il raggiungimento della vittoria.
- Fortuna (Alea): comprende i giochi in cui si lascia decidere al destino il proprio successo o la propria sconfitta. Giocare a pallacanestro è un mix di abilità e fortuna, ci hai mai pensato?
- Finzione (Mimicry): comprende tutti quei giochi in cui ci si traveste o si fa finta di essere qualcun altro (per esempio i travestimenti per il Carnevale o le recite scolastiche).
- Vertigine (Ilinx): comprende i giochi che provocano emozioni forti, come le montagne russe o i lanci con il paracadute. Giochi che si basano sulla sfida, su qualcosa che non possiamo controllare.
Ciascuna di queste caratteristiche del gioco deve mescolarsi bene con le altre. Considerandone una soltanto, infatti, il rischio è che il gioco non diventi più divertente, ma pericoloso.
L’eccessivo agonismo, l’affidarsi alla fortuna, il perdere totalmente il contatto con la realtà, lo spingersi oltre i limiti, sono tutte situazioni che rischiano di rendere il gioco un’attività non più portatrice di benessere ma rischiosa e distruttiva
[fonte: “No Slot – L’azzardo non è un gioco”, pag. 27