Affrontare situazioni difficili: una storia

Movimento NoSlotA cura di Movimento NoSlot | Del 29 Giugno 2019

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Per affrontare situazioni difficili, senza lasciarsi prendere dallo sconforto, è fondamentale restare aperti al dialogo. Irrigidirsi, smettere di comunicare, pensare a priori che gli altri non siano in grado di comprendere, è sbagliato. Chi ci vuole bene, magari, non aspetta altro che ascoltare o rendersi utile in qualche modo. Parlare con un familiare, o un amico, può aiutarti ad alleggerire il problema che ti assilla.

Osservare la preoccupazioni da altri punti di vista, infatti, permette di ridimensionare ciò che hai ingigantito per paura o, al contrario, focalizzare meglio dettagli che avevi trascurato. Riflettere in solitudine ha di certo la sua utilità, ma per superare momenti difficili è indispensabile fare squadra.

Con questa logica si svolgono, per esempio, i momenti di vita comunitaria alla Casa del Giovane di Pavia. Le riunioni sono dedicate soprattutto ai ragazzi, affinché trovino il coraggio di esprimersi liberamente, confrontarsi, progettare il proprio cambiamento.

Photo by Danielle MacInnes on Unsplash


Affrontare situazioni difficili insieme

Per dimostrare quanto sia importante condividere una difficoltà, senza soffocare lo stato di malessere che può colpire chiunque di noi, per vari motivi, ti raccontiamo la storia di Donatella (nome di fantasia).
Parliamo di una giovane mamma, che ha dovuto reagire allo sconforto di ritrovarsi con un compagno malato d’azzardo, proprio in un momento che avrebbe dovuto essere felice: l’arrivo di un figlio.

Io e P. ci siamo conosciuti all’Università. È stato un colpo di fulmine. Abbiamo la stessa età, quindi siamo riusciti a dare quasi tutti gli esami insieme e ci siamo laureati nello stesso periodo. Presi dall’entusiasmo per il futuro abbiamo deciso di sposarci. Io ho trovato, dopo poco, un buon impiego come insegnante. Lui, invece, ha sempre avuto un animo artistico. Scrive molto bene e pubblicare un romanzo era stato il suo pallino da sempre. Peccato che, con il tempo, sia diventata una vera ossessione. Ha iniziato a chiudersi in casa per scrivere, con l’unico obiettivo di inviare proposte alle case editrici. Non ha mai ricevuto risposta. Cosa peggiore, ha smesso di cercare lavoro. Con il mio stipendio riusciamo a fare il necessario, ma con difficoltà. Quando ho scoperto di aspettare un bambino pensavo che la notizia l’avrebbe distolto dall’idea di diventare un romanziere a ogni costo… invece è stato l’inizio di un incubo. Ha iniziato a dire che il bambino l’avrebbe distratto, che non avrebbe più trovato la concentrazione per creare. Poi è passato a disperarsi per il fatto di non avere un lavoro.

Ha iniziato a uscire sempre più spesso e ha scoperto le sale slot. Non volevo crederci. In brevissimo tempo, P. è diventato un giocatore d’azzardo. Ha gettato al vento i nostri risparmi, proprio ora che ne avevamo più bisogno. Pensavo di impazzire. Un giorno mi sono sfogata con una mia collega molto cara. Avevo paura che mi giudicasse male e che giudicasse male P., ma avevo bisogno di parlare con qualcuno. Sono stata fortunata: non solo ho trovato un’amica dolce e comprensiva, ma sono riuscita anche ad arginare il nostro problema, perché lei conosceva un centro specializzato a cui poi mi sono rivolta per chiedere aiuto. Non ricorderò con tanta gioia la nascita del nostro bambino, visto quello che abbiamo passato in quel momento, ma oggi io e P. siamo di nuovo una coppia felice, Anzi, una famiglia!

Siamo certi che di persone buone come la collega di Donatella ce ne siano tantissime.

Anche se, spesso, giudicare è più facile che cercare di capire, c’è chi è in grado di immedesimarsi nelle sofferenze altrui e rappresentare un approdo importante. Se pensi di non conoscere nessuno in grado di aiutarti, ti invitiamo a scriverci: siamo qui per te.

Affrontare situazioni difficili insieme a qualcuno è sempre la soluzione migliore.


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